Storie: Paola Toniolo si racconta...
Il personaggio
Nasce nella città di Maringà (nello stato brasiliano del Paranà) nel 1955 da genitori italiani, tornati in Italia nel 1964. Vive a Milano fino al 1986 e poi, alla nascita della sua prima figlia, si trasferisce ad Arese, dove vive tuttora.
Laureata in Scienze politiche (indirizzo internazionale) alla Università Statale di Milano.
E' sposata con due figlie. Fa parte del Consiglio Direttivo UniTer ed è Presidente dell'associazione "Il Laboratorio di Arese"
Contatto:
La sua storia
Lavoro: ho iniziato a lavorare a diciotto anni, completando gli studi di sera, perché fin da molto giovane ho sempre avuto la convinzione che l’istruzione fosse il primo strumento di crescita personale e di conoscenza. Dopo alcune esperienze di lavoro con responsabilità crescenti in ambito commerciale, alla nascita della mia prima figlia ho deciso di dedicare maggior tempo agli impegni familiari, scegliendo un’attività autonoma come collaboratrice editoriale.
Sono attiva da diversi anni in associazioni di volontariato sul territorio, cosa che mi ha permesso di partecipate alla vita della mia città in ambiti diversi:
- UNITER: dove faccio parte del consiglio direttivo e mi occupo dell’organizzazione delle conferenze settimanali, dei viaggi e della comunicazione con l’esterno e sui social.
- Il Laboratorio di Arese, di cui sono la presidente.
- Cittadini d’Europa - poi accorpata al Laboratorio di Arese - di cui ero fra i fondatori e membro del comitato direttivo
Faccio inoltre parte da diversi anni della redazione di LaTorrazza.
Negli anni trascorsi ad Arese sono sempre stata attiva nella scuola come rappresentate di classe, dalle elementari al liceo delle mie figlie, e membro del Comitato Mensa materne ed elementari.
Ho fatto anche parte - con grande piacere e tante soddisfazioni! - della compagnia teatrale I coriandoli di Lionello Turrini come attrice a livello amatoriale.
La bicicletta è il mio mezzo di locomozione nelle strade di Arese e dintorni. Amo leggere e viaggiare.
Nonostante sia stata appassionata da sempre di temi politici, economici e sociali, soprattutto internazionali (la mia tesi di laurea ha avuto come tema le multinazionali nell’America Latina), non mi sono mai avvicinata alla politica attiva, prima del 2008, se non con piccole parentesi durante la scuola superiore, dove sono sempre stata rappresentante di classe nei momenti turbolenti delle prime occupazioni delle scuole.
Le speranze/I sogni nel cassetto
Sono molto preoccupata per situazioni critiche e di prospettive negative che i crescenti populismi stanno innescando in diverse parti del mondo, Italia compresa. Principalmente non ho mai capito la follia della guerra in un mondo che dovrebbe averne fatto abbastanza esperienza per evitarla. E poi, in un pianeta che ormai è come un grande paese, dove tutto è connesso, non posso accettare che si pensi di erigere muri (veri o metaforici) fra i popoli, senza voler accettare che siamo tutti una sola “razza” - quella umana - con gli stessi diritti e che le crescenti disuguaglianze non faranno che acuire le tensioni e le distanze, oltre che essere profondamente ingiuste.
Senza parlare del problema ambientale, sul quale le mie speranze sono tutte riposte nelle giovani generazioni che, più della mia, stanno prendendo sempre più coscienza della gravità della situazione e hanno in mano la responsabilità del loro futuro per poter trovare una soluzione adeguata.
Nonostante alla mia età si è spesso tentati dal pessimismo, ritengo che non si debba mai smettere di portare avanti i valori e gli ideali in cui si crede, e di continuare a fare la nostra parte per cercare di migliorare la società in cui viviamo, anche se consapevoli che si tratta di un piccolo contributo.
- Visite: 113